Come ogni anno, con la fine del mese di gennaio torna l’immancabile appuntamento con il report Global Digital 2018 realizzato da We Are Social e Hootsuite. Un vero e proprio spaccato di quello che è oggi il digitale nel mondo.
Come ogni anno ci troviamo di fronte a dati che ci confermano come il digitale faccia ormai parte della nostra quotidianità e come sia sempre più importante investire in questo settore se ci occupazioni di comunicazione istituzionale, protezione civile, del rischio e in emergenza, e nello specifico andando ad adattare la nostra comunicazione e i siti web per il mobile.
Nell’analisi di We Are Social viene sottolineato un nuovo record, è stata infatti superata la soglia dei 4 miliardi di persone connesse ad internet. Quindi ad oggi, più della metà della popolazione mondiale è online.
Questi alcuni dati che ho selezionato relativi all’Italia (qui il report completo):
- sono 43,31 milioni gli utenti di internet che equivalgono al 73% della popolazione
- di questi, 34 milioni sono attivi sui social media
- l’età media dell’utente attivo su internet in Italia è di 45,8 anni
- rispetto a gennaio 2017 la crescita degli utenti di internet e dei social media si è attestata ad un +10%
- 6h 08′ è il tempo medio giornaliero che trascorriamo su internet da qualsiasi dispositivo
- 49,19 milioni gli utenti mobile (sempre più in calo le connessioni da pc portatile o fisso e da tablet) con un totale di 76,14 milioni di connessioni mobile (contratti)
- il 60% degli utenti è attivo su Facebook (l’88% si connette a Facebook da mobile)
- il 59% degli utenti è attivo su Whatsapp
Ma in parole povere cosa ci dicono questi dati anche in ottica della nostra attività di comunicazione in emergenza?
- Se abbiamo un sito web dove pubblichiamo, per esempio, sia le informazioni di prevenzione che le informazioni di servizio in caso di criticità o emergenza questo deve essere responsive, cioè deve essere predisposto per la lettura e consultazione da mobile.
- Se da un lato continuiamo a sottolineare l’importanza del megafono, dall’altra non può più mancare una presenza attenta, curata e attiva sui social media.
- Riflettiamo sull’integrazione di Whatsapp nella nostra strategia comunicativa. Possiamo usarlo come chat interna e di servizio per comunicare con gli operatori e con i volontari sul territorio (per esempio), possiamo attivare le liste broadcast e la raccolta dei numeri di cellulare dei cittadini per informarli tramite questo strumento, oppure attivare un account business in ottica anche di customer care e raccolta delle segnalazioni da parte dei cittadini e come canale di ascolto.
E voi che ne pensate?