Abitando quotidianamente i social network mi trovo di fronte tantissimi commenti sui vaccini anti covid-19. Ci sono quelli contrari al vaccino perché non ne conoscono la formulazione oppure perché è stato sviluppato troppo velocemente o che non sono convinti della sua efficacia. Dall’altra ci sono quelli pronti a vaccinarsi, che confidano nell’efficacia dei vaccini per tornare alla normalità e chi non si preoccupa dei possibili effetti collaterali.
Uscendo dalla bolla social, quanto sono intenzionati a vaccinarsi gli italiani? E che tendenza c’è negli altri paesi? A queste domande prova a rispondere il nuovo sondaggio Ipsos, condotto in 15 Paesi in collaborazione con il World Economic Forum, che registra un aumento generale dell’intenzione di vaccinarsi contro il Covid-19 in tutto il mondo, rispetto a sei settimane fa.
Il livello più alto di intenzione di ricevere il vaccino si registra nel Regno Unito con una percentuale dell’89% mentre è elevata in Brasile (88%), Cina (85%), Messico (85%), Italia (80%), Spagna (80%), Canada (79%) e Corea del Sud (78%). Abbastanza alta in Australia (73%), Stati Uniti (71%) e Germania (68%). Media in Giappone (64%), Sudafrica (61%) e Francia (57%). Bassa in Russia (42%).
L’Italia e la Spagna sono i paesi in cui si registra un aumento maggiore (+28 punti percentuali) tra le persone che sono fortemente d’accordo a vaccinarsi rispetto a sei settimane fa.
Andando poi a osservare i motivi per cui le persone non vogliono vaccinarsi emergono due ragioni principali: la preoccupazione per gli effetti collaterali e la velocità degli studi clinici. Nel dettaglio: il timore per gli effetti collaterali va dal 66% – percentuale più alta – in Giappone, al 25% – percentuale più bassa in Brasile. In Italia, meno della metà dei cittadini (36%) teme gli effetti collaterali del vaccino anti Covid-19.
La preoccupazione per la velocità degli studi clinici va invece dal 51% – percentuale più alta – in Brasile, al 14% – percentuale più bassa – in Giappone. In Italia, meno della metà dei cittadini (29%) afferma di essere preoccupato in merito alla velocità con cui stiano procedendo gli studi clinici.
L’Italia è poi tra quei paesi dove c’è una maggioranza assoluta (60%) per rendere la vaccinazione anti Covid-19 obbligatoria.
Siamo di fronte a dati interessanti a cui spero seguano maggiori certezze sulle forniture dei vaccini per permetterci di andare avanti nella campagna vaccinale in maniera più spedita.
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