È da oggi online, 28 maggio, il nuovo sito web del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it). Il portale è stato completamente rinnovato nel design seguendo le linee guida per i siti web delle Pubbliche amministrazioni di Agid, Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le linee guida Agid (che potete consultare qui) definiscono criteri di usabilità, accessibilità e design per le amministrazioni italiane, con l’obiettivo di rendere più semplice e intuitivo l’accesso ai servizi e alle informazioni per tutti i cittadini.
Il sito istituzionale del Dipartimento si presenta così rinnovato nella grafica e nell’organizzazione dei contenuti, con una struttura agile e snella, di facile consultazione sia da desktop che da mobile.
Il portale si articola in mini-siti e aree tematiche che spaziano dal Servizio Nazionale, al volontariato, ai rischi, alle emergenze di protezione civile, alle relazioni internazionali. Ampia visibilità è, inoltre, riservata al mondo della scuola e dei giovani, alla formazione, agli eventi organizzati dal Dipartimento in ambito nazionale e internazionale.
C’è poi la sezione dedicata alle domande frequenti, navigabile per profili e temi, e una dedicata alle mappe, consultabile per tipo di rischio e ambito emergenziale che vanno ad arricchire ulteriormente la parte informativa del portale. Il sito ha infatti l’obiettivo di garantire un punto di accesso diretto a tutti quei cittadini che vogliono approfondire i temi di protezione civile in ordinario e in emergenza ed è, allo stesso tempo, una finestra sulle attività del Servizio Nazionale che si rivolge a tutti gli attori del Sistema.
Tutte queste sezioni e mini siti permettono un approccio modulare e diversi livelli di approfondimento passando dall’attualità, ai dossier, alle schede tecniche, alla normativa, ai contributi multimediali. Qui sono poi integrate le fotografie e i video pubblicati sull’account Flickr e sul canale YouTube del Dipartimento.
Altro punto di forza del nuovo sito rispetto al precedente è che tutti i contenuti testuali, multimediali e i dati pubblicati sono tutelati dalla licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), ad eccezione dei provvedimenti normativi e di contenuti tutelati da specifiche licenze.